LEGGE DI BILANCIO 2017 – CROWDFUNDING ESTESO A TUTTE LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE
2017-01-10 BLuStudio
La Legge n. 232 dell'11 dicembre 2016, cosiddetta Legge di Bilancio 2017, ha esteso a tutte le Piccole e Medie Imprese il crowdfunding, ossia l'operazione di raccolta di capitale di rischio al dettaglio, tramite portali di raccolta on-line dedicati. Questa particolare modalità di raccolta fondi è stata introdotta in Italia dal D.L. n. 192 del 9 novembre 2012, rinominato Decreto Crescita 2.0, nella versione dell'equity crowdfunding, consentendone l'utilizzo, in deroga al generalizzato divieto di sollecitazione del pubblico risparmio, unicamente alle Start Up e PMI innovative.
Al contrario, grazie alle novità contenute nella Legge di Bilancio 2017, da oggi tutte le PMI potranno reperire le risorse necessarie frazionando l'investimento in piccole quote, e proponendone l'acquisto anche ad investitori non professionali.
L'attività di equity crowdfunding, appunto, permette offrire ai singoli investitori quote/azioni attraverso piattaforme online autorizzate dalla CONSOB, mettendo a disposizione dei medesimi tutte le informazioni relative all'idea imprenditoriale. Gli investitori, dopo aver preso visione della documentazione pubblicata, nonché delle caratteristiche e dei rischi legati all'operazione, potranno sottoscrivere l'investimento e versare le somme richieste in un conto corrente indisponibile fino al raggiungimento dell'intero ammontare della raccolta, ottenendo in cambio quote/azioni della società.
In aggiunta, l'operazione di crowdfunding consente agli investitori di accedere alle relative agevolazioni fiscali, consistenti in una riduzione delle imposte sui redditi sia per le persone fisiche che giuridiche. Nello specifico:
• le persone fisiche godranno di una detrazione IRPEF pari al 19% della somma investita, che potrà arrivare fino al 25% se l'investimento riguarda il capitale di una Start Up a vocazione sociale o attiva nell'innovazione ad alto valore tecnologico nel settore energetico. L'investimento massimo annuale agevolabile non potrà eccedere euro 500.000,00 e dovrà essere mantenuto per almeno tre anni;
• le persone giuridiche, invece, godranno di una deduzione dal reddito imponibile, ai fini IRES, pari al 20% della somma investita, che potrà essere aumentata al 27% nel caso di una Start Up a vocazione sociale o attiva nell'innovazione ad alto valore tecnologico nel settore energetico. L'investimento massimo deducibile non potrà superare l'importo di euro 1.800.000,00 per ogni periodo d'imposta e dovrà avere un orizzonte temporale minimo di tre anni.
Al contrario, grazie alle novità contenute nella Legge di Bilancio 2017, da oggi tutte le PMI potranno reperire le risorse necessarie frazionando l'investimento in piccole quote, e proponendone l'acquisto anche ad investitori non professionali.
L'attività di equity crowdfunding, appunto, permette offrire ai singoli investitori quote/azioni attraverso piattaforme online autorizzate dalla CONSOB, mettendo a disposizione dei medesimi tutte le informazioni relative all'idea imprenditoriale. Gli investitori, dopo aver preso visione della documentazione pubblicata, nonché delle caratteristiche e dei rischi legati all'operazione, potranno sottoscrivere l'investimento e versare le somme richieste in un conto corrente indisponibile fino al raggiungimento dell'intero ammontare della raccolta, ottenendo in cambio quote/azioni della società.
In aggiunta, l'operazione di crowdfunding consente agli investitori di accedere alle relative agevolazioni fiscali, consistenti in una riduzione delle imposte sui redditi sia per le persone fisiche che giuridiche. Nello specifico:
• le persone fisiche godranno di una detrazione IRPEF pari al 19% della somma investita, che potrà arrivare fino al 25% se l'investimento riguarda il capitale di una Start Up a vocazione sociale o attiva nell'innovazione ad alto valore tecnologico nel settore energetico. L'investimento massimo annuale agevolabile non potrà eccedere euro 500.000,00 e dovrà essere mantenuto per almeno tre anni;
• le persone giuridiche, invece, godranno di una deduzione dal reddito imponibile, ai fini IRES, pari al 20% della somma investita, che potrà essere aumentata al 27% nel caso di una Start Up a vocazione sociale o attiva nell'innovazione ad alto valore tecnologico nel settore energetico. L'investimento massimo deducibile non potrà superare l'importo di euro 1.800.000,00 per ogni periodo d'imposta e dovrà avere un orizzonte temporale minimo di tre anni.