SPLIT PAYMENT: IL DECRETO ATTUATIVO DEL MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE DETTA LE REGOLE
2017-06-30 BLuStudio
Il Ministero dell'Economia e delle Finanze, in data 27 giugno 2017, ha emanato il decreto attuativo che stabilisce le modalità applicative dell'art. 1 del Decreto Legge n. 50 del 24 aprile 2017, c.d. "Manovra correttiva", convertito nella Legge n. 96 del 21 giugno 2017 e pubblicato nella G.U. n. 144 del 23 giugno 2017, in materia di scissione dei pagamenti ai fini dell'IVA.
Come anticipato nella nostra recente news del 12 maggio, la "Manovra correttiva" ha ampliato la sfera applicativa della scissione dei pagamenti o split payment, prevista all'art. 17-ter del D.P.R. n. 633/1972, estendendone l'applicazione a tutti gli enti e società appartenenti alla Pubblica Amministrazione (rientranti nel conto economico consolidato), alle società controllate da questi soggetti e alle società quotate; parallelamente, vengono attratti a tale regime anche i lavoratori autonomi soggetti a ritenuta di acconto, che intrattengono rapporti con la PA. La nuova versione dello split payment entra in vigore per le operazioni per le quali è emessa fattura a partire dal 1° luglio 2017.
Il decreto attuativo integra e modifica il precedente Decreto Ministeriale del 23 gennaio 2015, che detta le disposizioni applicative del meccanismo. Per agevolare l'adeguamento dei sistemi informativi e contabili delle Pubbliche Amministrazioni interessate, il Decreto prevede uno slittamento dei termini di registrazione e versamento dell'imposta. Le PA potranno infatti accantonare le somme a titolo di Iva esigibile fino al 31 ottobre 2017, ed effettuare il primo pagamento entro il 16 novembre 2017; le società soggette allo split payment potranno invece annotare le fatture esigibili dal 1° luglio al 30 novembre, e provvedere al primo versamento entro il 18 dicembre 2017 (cadendo il 16 dicembre di sabato).
In aggiunta, il Ministero ha previsto regole particolari ed agevolative per i soggetti destinatari del meccanismo dello split payment. Vengono infatti modificate le regole generali di esigibilità dell'imposta, prendendo quale riferimento per tutte le operazioni in split il momento di pagamento del corrispettivo, ovvero a scelta del cessionario il momento di ricezione della fattura o di sua registrazione ai fini IVA, se anteriori. Inoltre, per le società e per gli enti pubblici con effettuazione di attività commerciali, in luogo del versamento diretto è consentito assolvere al versamento dell'imposta mediante registrazione della fattura nei registri vendite o corrispettivi, facendola pertanto partecipare al calcolo del debito/credito Iva del periodo. E' fatto naturalmente salvo il diritto alla detrazione della medesima imposta, ove spettante.
Risolvendo infine i dubbi e le incertezze riguardo al perimetro di applicazione del nuovo split, il MEF ha ufficializzato gli elenchi di Pubbliche Amministrazioni, enti e società, nei cui confronti sarà obbligatorio fatturare con il meccanismo della scissione dei pagamenti.
Tali elenchi sono liberamente accessibili e periodicamente aggiornati sul sito web del Ministero dell'Economia e delle Finanze e l'inclusione in essi determina per le PA e per le società un effetto costitutivo, fatta salva la possibilità da parte dei soggetti interessati di segnalare eventuali errori o incongruenze.
In ogni caso, al fornitore è concessa la facoltà di richiedere un'attestazione al soggetto potenzialmente sottoposto allo split payment per farsi confermare la propria condizione al momento di effettuazione dell'operazione.
Di seguito, si riporta il link al sito del Ministero dell'Economia e delle Finanze dove è possibile prendere visione dei soggetti che rientrano nel meccanismo dello split payment per l'anno 2017:
Scissione dei pagamenti - Elenchi MEF
Come anticipato nella nostra recente news del 12 maggio, la "Manovra correttiva" ha ampliato la sfera applicativa della scissione dei pagamenti o split payment, prevista all'art. 17-ter del D.P.R. n. 633/1972, estendendone l'applicazione a tutti gli enti e società appartenenti alla Pubblica Amministrazione (rientranti nel conto economico consolidato), alle società controllate da questi soggetti e alle società quotate; parallelamente, vengono attratti a tale regime anche i lavoratori autonomi soggetti a ritenuta di acconto, che intrattengono rapporti con la PA. La nuova versione dello split payment entra in vigore per le operazioni per le quali è emessa fattura a partire dal 1° luglio 2017.
Il decreto attuativo integra e modifica il precedente Decreto Ministeriale del 23 gennaio 2015, che detta le disposizioni applicative del meccanismo. Per agevolare l'adeguamento dei sistemi informativi e contabili delle Pubbliche Amministrazioni interessate, il Decreto prevede uno slittamento dei termini di registrazione e versamento dell'imposta. Le PA potranno infatti accantonare le somme a titolo di Iva esigibile fino al 31 ottobre 2017, ed effettuare il primo pagamento entro il 16 novembre 2017; le società soggette allo split payment potranno invece annotare le fatture esigibili dal 1° luglio al 30 novembre, e provvedere al primo versamento entro il 18 dicembre 2017 (cadendo il 16 dicembre di sabato).
In aggiunta, il Ministero ha previsto regole particolari ed agevolative per i soggetti destinatari del meccanismo dello split payment. Vengono infatti modificate le regole generali di esigibilità dell'imposta, prendendo quale riferimento per tutte le operazioni in split il momento di pagamento del corrispettivo, ovvero a scelta del cessionario il momento di ricezione della fattura o di sua registrazione ai fini IVA, se anteriori. Inoltre, per le società e per gli enti pubblici con effettuazione di attività commerciali, in luogo del versamento diretto è consentito assolvere al versamento dell'imposta mediante registrazione della fattura nei registri vendite o corrispettivi, facendola pertanto partecipare al calcolo del debito/credito Iva del periodo. E' fatto naturalmente salvo il diritto alla detrazione della medesima imposta, ove spettante.
Risolvendo infine i dubbi e le incertezze riguardo al perimetro di applicazione del nuovo split, il MEF ha ufficializzato gli elenchi di Pubbliche Amministrazioni, enti e società, nei cui confronti sarà obbligatorio fatturare con il meccanismo della scissione dei pagamenti.
Tali elenchi sono liberamente accessibili e periodicamente aggiornati sul sito web del Ministero dell'Economia e delle Finanze e l'inclusione in essi determina per le PA e per le società un effetto costitutivo, fatta salva la possibilità da parte dei soggetti interessati di segnalare eventuali errori o incongruenze.
In ogni caso, al fornitore è concessa la facoltà di richiedere un'attestazione al soggetto potenzialmente sottoposto allo split payment per farsi confermare la propria condizione al momento di effettuazione dell'operazione.
Di seguito, si riporta il link al sito del Ministero dell'Economia e delle Finanze dove è possibile prendere visione dei soggetti che rientrano nel meccanismo dello split payment per l'anno 2017:
Scissione dei pagamenti - Elenchi MEF